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"Così dice il Signore: Chi abita in questa città morrà di spada, di fame e di peste, ma chi uscirà verso i Caldei vivrà; la sua vita, cioè, sarà per lui come bottino, ma vivrà". (Geremia 38, 2)
"O re, mio signore: hanno agito male quegli uomini in tutto ciò che hanno fatto contro il profeta Geremia, gettandolo nella cisterna; egli morirà là dentro a causa della fame, poiché non c'è più pane nella città". (Geremia 38, 9)
direte: "No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, dove non vedremo più guerra né udiremo squillo di tromba né patiremo più la fame; là vogliamo abitare!", (Geremia 42, 14)
la spada che voi temete vi raggiungerà là, nel paese d'Egitto, e la fame della quale voi vi spaventate, là in Egitto vi si attaccherà e là morrete. (Geremia 42, 16)
Avverrà, dunque, che tutti gli uomini che hanno deciso di andare in Egitto per dimorarvi morranno di spada, di fame e di peste e non avranno né superstite né scampato dalla sventura che io farò arrivare contro di loro. (Geremia 42, 17)
Or dunque, sappiatelo bene: morrete di spada, di fame e di peste nel luogo dove voi desiderate andare per dimorarvi". (Geremia 42, 22)
Io prenderò il resto di Giuda, quelli che hanno stabilito di entrare nel paese d'Egitto per dimorarvi, e saranno consumati tutti nel paese d'Egitto: cadranno di spada, saranno consumati di fame, dal piccolo al grande; di spada e di fame morranno e diverranno devastazione, maledizione e vergogna. (Geremia 44, 12)
Io punirò tutti gli abitanti nel paese d'Egitto, come ho punito Gerusalemme, con la spada, con la fame e con la peste, (Geremia 44, 13)
Da quando infatti abbiamo cessato di offrire incenso alla regina del cielo e versarle libazioni, siamo rimasti privi di tutto e siamo stati finiti con la spada e con la fame". (Geremia 44, 18)
Ecco: io sto vigilando contro di loro per la sventura e non per la felicità, e tutti gli uomini di Giuda che sono nel territorio d'Egitto saranno sterminati con la spada e la fame, fino alla loro distruzione. (Geremia 44, 27)
Nel mese quarto, il nove del mese, la fame s'impadronì della città e non ci fu cibo per il popolo del paese. (Geremia 52, 6)
Sorgi, grida nella notte, al principio delle veglie notturne; effondi come acqua il tuo cuore davanti al volto del Signore; alza a lui le tue mani, per la vita dei tuoi fanciulletti che svengono per fame all'imbocco di tutte le strade! (Lamentazioni 2, 19)