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  • Dopo averne lavato le viscere e le zampe con acqua, fece bruciare tutto l'ariete sull'altare: fu un olocausto di profumo gradito, un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore, come il Signore gli aveva ordinato. (Levitico 8, 21)

  • Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà impuro: si tratti di utensile di legno oppure di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà impuro fino alla sera, poi sarà puro. (Levitico 11, 32)

  • Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà impuro; ogni bevanda potabile, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà impura. (Levitico 11, 34)

  • Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, resterà pura; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà impuro. (Levitico 11, 36)

  • ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai impuro. (Levitico 11, 38)

  • Il sacerdote ordinerà di immolare uno degli uccelli in un vaso di terracotta con acqua corrente. (Levitico 14, 5)

  • Poi prenderà l'uccello vivo, il legno di cedro, il panno scarlatto e l'issòpo e li immergerà, con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato sopra l'acqua corrente. (Levitico 14, 6)

  • Colui che è purificato si laverà le vesti, si raderà tutti i peli, si laverà nell'acqua e sarà puro. Dopo questo potrà entrare nell'accampamento, ma per sette giorni resterà fuori della sua tenda. (Levitico 14, 8)

  • Il settimo giorno si raderà tutti i peli, il capo, la barba, le ciglia, insomma tutti i peli; si laverà le vesti e si bagnerà il corpo nell'acqua e sarà puro. (Levitico 14, 9)

  • immolerà uno degli uccelli in un vaso di terra con dentro acqua corrente. (Levitico 14, 50)

  • Prenderà il legno di cedro, l'issòpo, il panno scarlatto e l'uccello vivo e li immergerà nel sangue dell'uccello immolato e nell'acqua corrente e ne aspergerà sette volte la casa. (Levitico 14, 51)

  • Purificata la casa con il sangue dell'uccello, con l'acqua corrente, con l'uccello vivo, con il legno di cedro, con l'issòpo e con il panno scarlatto, (Levitico 14, 52)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina