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Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. (Genesi 2, 19)
Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, (Genesi 3, 2)
i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. (Genesi 6, 2)
C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità, uomini famosi. (Genesi 6, 4)
Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. (Genesi 6, 5)
Degli uccelli, secondo la loro specie, del bestiame, secondo la propria specie, e di tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie, due di ognuna verranno con te, per essere conservati in vita. (Genesi 6, 20)
Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. (Genesi 7, 2)
Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. (Genesi 7, 3)
Degli animali puri e di quelli impuri, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo (Genesi 7, 8)
Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall'arca (Genesi 8, 10)
Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui. (Genesi 8, 12)
allora disse: "Sia maledetto Canaan! Schiavo degli schiavi sarà per i suoi fratelli!". (Genesi 9, 25)