Talált 3657 Eredmények: Costruzione della Torre di Babele

  • L'anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell'arca ed ecco, la superficie del suolo era asciutta. (Genesi 8, 13)

  • Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro specie, uscirono dall'arca. Nuovo inizio della creazione (Genesi 8, 19)

  • Il timore e il terrore di voi sia in tutti gli animali della terra e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono dati in vostro potere. (Genesi 9, 2)

  • Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell'uomo all'uomo, a ognuno di suo fratello. (Genesi 9, 5)

  • con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall'arca, con tutti gli animali della terra. (Genesi 9, 10)

  • Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. (Genesi 9, 20)

  • Avendo bevuto il vino, si ubriacò e si denudò all'interno della sua tenda. (Genesi 9, 21)

  • L'inizio del suo regno fu Babele, Uruc, Accad e Calne, nella regione di Sinar. (Genesi 10, 10)

  • Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo, e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". (Genesi 11, 4)

  • Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. (Genesi 11, 5)

  • Il Signore disse: "Ecco, essi sono un unico popolo e hanno tutti un'unica lingua; questo è l'inizio della loro opera, e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. (Genesi 11, 6)

  • Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra. (Genesi 11, 9)


“Se precisamos ter paciência para suportar os defeitos dos outros, quanto mais ainda precisamos para tolerar nossos próprios defeitos!” São Padre Pio de Pietrelcina